6 Maggio 2023/miele
  • By Francesco
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colori del miele

Più o meno giallo, più o meno brillante, in alcuni casi quasi bianco e in altri perfino scuro, elegantemente ambrato: si fa presto a dire miele, eppure le infinite sfumature di colore, ci mostrano quanto siano diverse e numerose le varietà di questo nettare degli dei. Frutto dell’instancabile lavoro delle api, il miele può essere monofloreale o millefiori in base all’origine botanica: il primo deriva da un’unica fonte (acacia, cardo, castagno o tiglio), il secondo si ottiene dal polline di diversi fiori, coltivati o spontanei. Dolce, pungente, nutriente e versatile: in commercio troviamo tanti tipi di miele che distinguiamo, a prima vista dal colore che può assumere diverse tonalità e sfumature cromatiche. Da cosa dipendono queste differenze di colore?

 

Dal bianco candido allo scuro ambrato passando per le mille tonalità di giallo, senza dubbio il colore più comune tra le diverse tipologie di miele: da cosa dipendono queste variazioni cromatiche e come influiscono sulle proprietà del miele? Il diverso colore del miele dipende dal nettare da cui viene ricavato: la risposta, quindi, è nei fiori e in particolare nel colore dei fiori da cui le api raccolgono la “materia prima” su cui andranno pazientemente a lavorare. Se pensiamo a quanti fiori esistono in natura e quante piante possono essere bottinate dalle piccole api, è facile intuire come le variazioni e le tonalità di colore del miele siano, probabilmente, infinite.

Meno incisivi ma non per questo meno importanti sono altri due fattori, legati tra loro: il tempo e la cristallizzazione. Invecchiando infatti, il miele tende a cristallizzare, accentuando il suo colore iniziale.

fonte: https://www.cookist.it/

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